Pagina:Collenuccio, Pandolfo – Compendio de le istorie del Regno di Napoli, 1929 – BEIC 1787614.djvu/325

Milano per condurre a Napoli Ippolita Maria sposata ad Alfonso primogenito del re Ferdinando. E Giacobo Picinino contra la opinione de molti andò a Napoli dal re Ferdinando, condutto seco ad un anno: il che fu tutto per opera del duca Francesco duca di Milano, il quale temeva che dapoi la morte sua la egregia virtú di Giacobo Picinino che aveva nella disciplina militare, e la benivolenzia non solo in Italia e Lombardia, ma anche in Milano, non fusse damnevole alli figlioli. Il re Ferdinando simulatamente el recevette; et cum Giacobo era Pietro de Pusterla oratore del duca Francesco Sforza, omo singulare e prestante, ma insciente del futuro tradimento. E per alcuni giorni pareva che ’l re Ferdinando cum Giacobo Picinino comunicasse tutti li soi secreti: ma venendo il giorno nel quale aveva richiesto licenzia di ritornare a Sermona in Abruzzo, dove giá si aspettava Drusiana Sforza sua moglie da Milano, il re Ferdinando el chiamò in Castel novo officiando darli disnare. Et avendo poste le guardie, fu preso insieme cum Francesco suo figliolo: e finalmente fu morto lo impigro et egregio capitanio, quanto un altro a quelli tempi vivesse, di etade non piú che XXXVI anni. Brocardo similmente restò pregione, e soi beni furono pubblicati; li soldati bracceschi in qualunche loco dove erano furono saccheggiati, e questi soldati svalisati sotto Silvestro vennerno a Dominico Malatesta antiquo amico de’ bracceschi. Drusiana moglie del Giacobo Picinino, intendendo si infelice nova, andò ad Alexandro suo ciò. Dapoi il re per sua excusazione di tanta infamia, cum molti processi simulatamente scrisse a tutti li potenti di Italia, alli quali tal atto nefandissimo summamente fu molesto. Mentre si facevano queste cose nel reame et a Napoli, Gioanne duca d’Angiò ordinò un’armata de X galee e doe fuste suttile per soccorrere quelli d’Ischia; ma el re Ferdinando avendo maggior armata de Gioanne, e riscontratosi, vennerno alle mane. Nel primo assalto fu presa una nave de’ marsiliensi e poi altre tre, il resto se misse in fuga; e per questa rotta de Gioanne d’Angiò quelli da Ischia se détteno al re Ferdinando. E dapoi el re scrisse al duca de Milano Francesco Sforza la morte de Giacobo Picinino: per la quale nova Ippolita Sforzesca che andava a marito ad Alfonso primogenito del re Ferdinando, stette a Siena mesi dui, e poi fu deliberato seguisse el cammino a Napoli, estimando el duca de Milano, per esser finita la guerra delli angioini, per tutto fusse pace. Ma li gran movimenti del reame di Franza ingannorno sua opinione.