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comunemente la colpa in Calisto piu presto che in Alfonso, per il naturai de’ preti: questo fu certo indizio de l’animo di Calisto, che udita la morte di Alfonso, alzando li occhi al cielo, allegramente disse: — Laqueus contritus est, et nos liberati sumus. — E in un subito per patenti bolle Fernando suo figliuolo del regno di Napoli privò, si come nel processo piú diffusamente diremo.

Dappoi queste leghe e la creazione di Calisto, il conte Iacopo Picinino e il signor Matteo da Capua con molti altri, i quali senza soldo si trovavano, fatta insieme compagnia, ne l’anno 1456 passorono a’ danni de’ senesi: ove avendo fatte molte poche cose, cacciati da le genti veneziane e sforzesche mandate a favore de’ senesi, a Castiglion di Pescara si ridusseno e in quel loco assediati e combattuti, né potendo esser vinti, furono costretti mangiare piú giorni prugnuoli e corniole non mature. Preseno però per prodizione Orbitello, ove con certa vittuaglia si sostentorono fin che da Alfonso furono sovvenuti, il quale di denari li sovvenne e di vittuaglia per via di mare, e tentò le potenze de la lega, che comunemente li dessino cento mila ducati di soldo, come cosa espediente a la pace e tranquillitá di Italia. Non essendo da alcuna potenza accettata tal pratica, il re fece che ’1 Picinino tutte le terre a’ senesi restituí, e lui nel suo regno ricevette e a sue spese lo tenne.

Un caso avverso per natura degno di memoria convien ch’ io narri in questo loco, simile al quale mai non ebbe il reame, se bene da filosofi naturali sia scritto che Campania ovvero Terra di Lavoro di simile calamitá mai fu vacua. A’ di 5 di dicembre di notte in questo medesimo anno 1456 cominciorno a sentirsi terremoti in diversi lochi del regno, i quali tutti li di sequenti del mese non senza gran paura d’ogni uomo in diverse ore lentamente continuorno: ultimamente il trentesimo di del mese circa la XVI ora un terremoto venne si grande, che di niuno maggiore alcuna memoria si trova. Però che cominciando a Napoli, per Terra di Lavoro, per Abruzzo e per Puglia con grande eccidio di uomini per molte terre e