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donna una figliuola del re Carlo e rilasciare li suoi figliuoli che erano ostaggi in Catalogna, e il papa con Carlo promise fare che ’l conte di Valois rinunziaria a la investitura del regno d’Aragona avuta da Martino IV. E fatta la pace, il re Carlo in persona andò in Francia a concluderla, ove ancora di commissione del papa trattò e concluse la concordia tra il re di Francia e d’Inghilterra; dappoi tornò con li figliuoli in Italia per la via di Fiorenza, ove trovò Carlo Martello suo primogenito, che con ducento uomini d’arme li era venuto incontra, e di li per Roma con gran festa a Napoli si ridusse. Ridotto a Napoli Carlo con opinione di avere pacifica la possessione di Sicilia, trovò che Federico, fratello del re Iacomo, l’aveva giá occupata: per la qual cosa citati a Roma il re Iacomo e Federico, Iacomo comparse e menò con seco Constanza giá figliuola di Manfredi sua madre e Roggero di Loria suo ammiraglio, e furono molto onorati. E a la presenza di Carlo, Iacomo si escusò, con giuramento affermando che senza sua volontá e saputa Federico aveva occupata l’isola di Sicilia, e in segno e comprobazione di questo si offerse esser con Carlo ad aiutarlo a la recuperazione de l’isola. Onde il re Carlo li remise l’offesa, e ancora perdonò a Roggero de la cattura fece di lui e condusselo a li suoi stipendi. Il papa fece confaloniero de la Chiesa Iacomo ad ogni impresa che per Terra Santa si avesse a fare contra saracini e l’investi del regno di Sardegna, dandoli licenza che lo recuperasse di mano de’ pisani e di ogni altro occupatore di quello: per la quale investitura poi Alfonso suo primogenito figliuolo con una armata di settanta galee e di molti altri legni tutta quella isola ottenne. Federico, come intese Roggero essersi condotto e accordato con Carlo, li tolse tutti li stati, robbe e dignitá che aveva in Sicilia e ad un suo nepote, di tradimento imputandolo, fece tagliar la testa. Ne l’anno poi 1298 avendo apparecchiato Carlo quaranta galee, e capitano d’esse Roggero, per andare in Sicilia, richiese il re Iacomo de la promessa: il quale subito fu a Napoli con trenta galee, e giunte, insieme ne andorono in Sicilia. Federico