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Corinto e Cartagine; benché Capua al di d’oggi non sia ove anticamente fu posta, e ora li vestigi e ruine di essa due miglia lontano, a Santa Maria di Grazia, si vedono. Sono ancora vetuste e nobili cittá: Benevento, giá detto Malevento e dai greci Malezio, fatto prima da Diomede greco, che si trovò a la guerra troiana, instaurato poi da’ romani; Taranto da Falanto lacedemoniese o spartano, ottavo successore per retta linea da Ercule; Cosenza edificata per metropoli da’ Bruzzi; Regio da li calcidesi predetti, che edificorno Cuma; Crotone construtta da Miscello greco di Acaia, a’ conforti e monizione de l’oracolo di Apollo; Aleccio, vetustissima cittá; Otranto da uomini de l’isola di Creta, condotti in quel loco da lapige, figliuolo di Dedalo; Brundusio similmente da candiotti edificato, li quali insieme con Teseo da l’isola si partirono, e il loco chiamorono Brundusio, che in lingua messapica (che era anticamente in terra d’Otranto) significa ’capo di cervo’, però che la cittá, con li suoi porti, figura di un capo di cervo con le corna disegna; Otranto, petra di pirati, edificata da loro de’ naufragii di legni marittimi; Sulmona, da Solimo compagno di Enea ne la sua venuta in Italia; Gaeta insieme con Formie construtta da uomini di Lacedemoni greci: a chi diede poi il nome una donna detta Caieta, nutrice di Enea, in quel loco morta e sepolta; Salerno, fatto e fortificato da’ romani contra li movimenti e rebellioni de’ lucani e de’ bruzzi; Venosa vetusta ancora, dal tempio e cultura di Venere antica dea, che in quel loco era, secondo alcuni, nominata Venusia; Trani, cosi chiamata per piú brevitá, ma prima detta Traianopoli, per esser stata da Traiano imperatore (secondo che alcuni non antichi autori scrivono) edificata; benché questo io