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LIBRO QUINTO

del Compendio de le istorie del regno di Napoli

a lo illustrissimo principe Ercule inclito Duca di Ferrara.

In questo quinto libro primieramente seguita li altri fatti del re Carlo, e la calamitá de la Puglia in que’ tempi, e come il re di Tunisi fu fatto tributario al re Carlo. Séguita dipoi la rebellione de la Sicilia e la guerra che ebbe il re Carlo col re Piero di Aragona, e la presa di Carlo figliuolo del re Carlo e la passata del re Filippo di Francia in Aragona, e la guerra fra la casa di Aragona e i re di Napoli; seguitando dipoi i fatti del re Roberto di Napoli, e de la passata di Enrico imperatore, e i fatti de la regina Giovanna I, e la passata del re Lodovico di Ungaria nel reame, e come ancora passasse il duca d’Angiò; seguitando i fatti di Ladislao re di Napoli e la passata del conte Luigi secondo duca di Angiò nel reame; seguitando i fatti de la regina Giovanna II e del re Alfonso di Aragona chiamato nel regno contra Luigi secondo duca di Angiò, e i fatti di Sforza.


Carlo vittorioso e ormai senza alcun sospetto pienamente signore del reame, dappoi tanta vittoria tutto pieno di spirito di vendetta, tornando a Napoli con Corradino prigione, per via lasciò Pandolfo da Fasanella governatore di Capua e disfece A versa da’ fondamenti per la rebellione di casa Rebursa, la quale estinse in tutto. Ridotto a Napoli, in remunerazione del buon consiglio ricevuto da Alardo, li donò Malfi e Surrento, facendo ogni instanza che ’l volesse rimanere appresso di sé; ma Alardo né volse stare né il dono volse accettare, ma ringraziando Carlo disse che non per premio, ma per rispetto e amore del re di Francia aveva fatto quello che li