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chiamato V Uso de’ feudi, ovvero Decima collazione , e similmente in un altro libro le Constituzioni del Regno. Fece tradurre quello che sino a questi nostri tempi si è letto e legge per li Studi de le opere di Aristotile, e di medicina di lingua greca e arabesca, e mandolle a presentare allo Studio di Bologna, come per le sue Epistole appare. Institui lo Studio universale in Napoli con molti privilegi, li quali ho letti e veduti, e li convocò dottori di tutte le facoltá. Ebbe appresso di sé sempre uomini dotti, tra li quali fu ancora suo generale giudice de la corte Roffredo beneventano nostro iurista, le cui opere ancora si leggono. Fu valoroso ne l’arme e invitto di animo; ma quello che a grande e sol vizio li fu imputato ebbe, che fu troppo amatore di femine, et ebbe molte concubine e avea con seco una gregge di bellissime gioveni. E sopra modo si dilettò di falconi. Ebbe tre mogliere, Constanza sorella del re di Castiglia, Iolante figliuola del re di Hierusalem, Isabella sorella del re d’Inghilterra: di tutte ebbe figliuoli, come è detto. Ebbe bella progenie di figliuoli legittimi e non legittimi: di Constanza Enrico primo che fu re di Alemagna, di Iolante Corrado che fu re del reame di Napoli dappo’ lui, di Isabella Enrico che fu re di Sicilia, morto fanciullo; de’ non legittimi Enzio fu re di Sardegna, Manfredi re de l’una e l’altra Sicilia, Federico principe di Antiochia e molti altri, i quali a suo loco in arbore di genealogia di casa di Svevia descriveremo. Fu molto potente di ricchezze, imperocché oltra le ragioni de l’imperio il quale tenea, fu re de l’una e l’altra Sicilia per ragion materna, re di Hierusalem per la mogliere, re di Alemagna per elezione, duca di Svevia per ragion patrimoniale de li suoi antecessori.

In tante doti e grazie quante ebbe, fu reputato e chiamato persecutore de la Chiesa, e pare che ben si confermi essere stato cosi per la sentenza contra a lui data da Innocenzo IV, canonizzata nel sesto libro del Decretale. Il perché forse convenga non dirne piú oltra; nondimeno per quello che ne li suoi gesti soprascritti appare e per molte altre cose che in notabili autori si leggono e per quanto le epistole e scritture