Pagina:Collenuccio, Pandolfo – Compendio de le istorie del Regno di Napoli, 1929 – BEIC 1787614.djvu/143

si trovorno in quarto e quinto grado attinenti a li traditori, a tutti furono cavati li occhi e poi furono bruciati, in modo che quasi tutto il reame di tal vendetta senti.

Avea Innocenzo, poi che ebbe data la sentenza de la deposizione di Federico, fatto eleggere imperatore in suo loco il Lantgravio di Turingia, ma Corrado per forza d’arme lo tenne che mai possette entrare in Alemagna; anzi, morto in breve tempo, Corrado entrò in possessione di certi suoi beni di valuta di cento mila marche d’argento. E avendo li elettori in loco del Lantgravio per commissione del papa eletto Guglielmo conte di Olanda, ancor lui in breve spazio mori, si che niuno innanzi o poi Federico ebbe grazia d’imperare. In questo mezzo estirpati in tutto li traditori, Federico usci fuora a la campagna con un potentissimo esercito e comandò che ognuno fusse in punto per tornare in Lombardia e domar li ribelli; però che aveva inteso che il papa voleva venire a Genova e a Milano e col nuovo eletto imperatore recuperare Lombardia e Romagna, ove li ecclesiastici faceano fama che l’era in modo riserrato nel reame, che piú non ne poteva uscire. Venuto adunque in campo e congregati tutti li suoi capitani e baroni e legati de le comunitá, fece un parlamento ovvero dieta, ne la quale denunziò la sua andata in Lombardia e costitui locotenente nel reame Enrico picciolo suo figliuolo, il quale aveva avuto da la sorella del re di Inghilterra; e li diede un gran numero di baroni al suo consiglio che l’avessino a governare. E Federico suo nipote, figliuolo che fu giá del primogenito suo Enrico che mori in prigione, lo fece capitano sopra le genti d’arme dandoli mille uomini d’arme e mille balestrieri a cavallo e comandandoli che procedesse nel fatto de le guerre secondo il consiglio de li baroni, i quali lasciava al consiglio e governo del regno, e Federico suo figliuolo, principe di Antiochia, constimi capitano di Toscana e di Maremma insino al Ducato e la Marca e Romagna esclusivamente, e dichiarò Enzio re di Sardegna generai legato di tutta Italia, come era prima, e Riccardo conte di Civita di Chieti, pur suo figliuolo, creò capitano