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prudentissima donna, ponere un pavaglione ne la piazza pubblica di Iesi e in esso si condusse a l’ora del suo parto e volse che fusse lecito a tutti li baroni e nobili, maschi e femine, andar li a vederla partorire, a fine che ciascuno intendesse quello non esser parto suppositizio. Levata poi dal parto, se ne andò a Gaeta, lasciando a la cura e nutricazione di Federico la duchessa di Spoleto. In questo mezzo Riccardo re d’Inghilterra, il quale andò nel secondo gran passaggio in Terra Santa, come è detto, partito di Soria per private discordie le quali ebbe con Filippo re di Francia e non senza suo gran carico, entrato in mare per tornare in Inghilterra, ebbe per divino iudicio, si come si estima, un grandissimo naufragio, del quale a pena campato con pochi, occultamente e incognito tornava per Alemagna a la sua patria. Leopoldo duca d’Austria, presentendo questo, 10 fece prigione e presentono ad Enrico imperatore, il quale circa un anno e mezzo lo tenne in carcere, in modo che se si volse liberare fu forza che pagasse cento mila marche di argento; e secondo scrivono l’Arcivescovo di Fiorenza e il Dandolo, furono ducento mila marche; quello si sia, concordano 11 scrittori che grandissima somma di denari fu quella che diede Riccardo ad Enrico per suo riscatto. De li quali mandando esso Enrico una gran parte a li suoi capitani in Italia, acquistorono assai paese, e Diepoldo specialmente assediò e prese per forza Salerno, donde ne trasse grandissima preda e arricchinne l’esercito.

L’anno sequente poi 1195 tornò Enrico in Italia con li denari inglesi e fece coronare Federico da li principi re di Alemagna, et entrò nel reame e senza contradizione in un subito ottenne tutto il regno di Napoli e di Sicilia, assediando in quella Sibilla madre di Guglielmo VI normanno, la quale per accordo ebbe in le mani e mandò in Alemagna, come di sopra è detto. Onde fatto re in tutto e avuta vera possessione de l’una e l’altra Sicilia, estinta la progenie de’ normanni e rapite le ricchezze di quelli regni, ritornò a Messina, ove intesa certa nuova rebellione che si ordinava e quella aspramente vendicata