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esercito, li fu forza ridursi a Pesaro e di li ancora finalmente partirsi e tornare in Lombardia. Emanuele in quel mezzo che Adriano stava a Benevento aveva giá mandato alcune genti in Puglia, e fatto inimico de’ veneziani si era collegato con li anconitani in Italia e per questo aveva mandato in Ancona un suo barone chiamato Paleologo, il quale per lettere in nome del suo imperatore offeriva al papa cinquemila libre d’oro e di aiutare a cacciare con potentissima armata di Italia e di Sicilia Guglielmo, ma volea che ’l pontefice li desse tre cittá di Puglia sopra la marina.

Intendendo questo Guglielmo mandò solenni ambasciatori, cioè il vescovo di Catania con li suoi principali baroni al pontefice, per li quali umiliandosi domandava esser ristorato a la grazia di Santa Chiesa e investito del regno de l’una e l’altra Sicilia, e lui prometteva restituire tutto quello teneva de la Chiesa, e oltra quello darli Bauco, Montefoscoli e Moncone, terre confini a Benevento, e aiutare col suo esercito a cacciare e domare li baroni e popoli ribelli al pontefice, e darli tanto oro quanto premetteva Paleologo, purché qualche abile dilazione a pagare li fusse data. A le dimande di Guglielmo il pontefice prudente, sospettando de la perfidia greca, assentiva, ma trattata la cosa nel Collegio, li cardinali per imperizia e per avarizia non lo consentirne; onde appena partiti li ambasciatori di Guglielmo con la repulsa, giunse la nuova a Benevento che Guglielmo, con potente esercito, era entrato in Puglia e ogni cosa ruinava e aveva fatto fatto d’arme con l’esercito de’ greci e de’ pugliesi adunati insieme a Brundusio e avevali rotti: a la fama de la qual vittoria, tutti li regnicoli che a Monte Cassino e a Benevento avevano giurato fedeltá al pontefice si voltorono e a Guglielmo si detteno. 11 perché Adriano commosso da l’imprudenza predetta de’cardinali e da la infedeltá de li regnicoli e da la vigoria di Guglielmo, deliberò restringersi con lui: il che fatto secretamente intendere a Guglielmo, e ordinato con esso quello aveano a fare, mostrando voler tornare a Roma, mandò innanzi in terra de’ Marsi li cardinali e lui aspettò ne la chiesa di San Martino,