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De’ Falconi,&c. 3 5 a^> a ciò che non piglino qualche vitiò. Mi quando vanno Arditamente, Cr* fenati alcun foretto,fi continua per due, 0 tre di la mamera [opra detta.poi veduto,che fi patte fubito dal pugno, &attende a beccare fen^a alcuna afirezga, 0 fuperbia, fi pafice fempre con piacer e,dandogli voce, poi la figuente mattina _> fifa pigliare in pugno da vnaltro falcò * mero,&nela filita bora dipafcerlò, mefiagli vna lunga filagna,l’altro falconieri ) col lodro, & colpollafiro viuo girandolo attorno la tefia comincia a gridare chiamandolo con l’vfata voce s & l’altro falcomero fcioltig/i 1 lacci delca pelletto, o* leuatog/ielo di tefia gilè lo mofiras il quale irrefilato fid a guardare: ma fubito gettato via il ladro, & veduto m terra il vieto pollaBro fi ficca dal pugno,&• figli auenta addojfo, & tui fe gli fanno le fi lite carene pafeendolo con ogni piacerti. l’altra mattina poi ne la follia bora fi chiama nel mede fimo modo in du<Lj:&fe fcapellato non fi j ficca immantinentepè? venir a la volta del lodro,fi getti Via ejfo lodro col pollaflro viuò: & venirà finita indugio alcuno: &, lafiìato [cannare fe gli fati fillio piacer o pafiendolo,& dandogli voce.& così fi fa ancoraper vno, ò due giorni fin che rifilato, tantoBo che figli lena il cap obietto, fi parte a la volta del lodro, mentre fi gira attorno* poi lofio, vfitto ilfalcone dal pugno,figetta Via il lodro col poliafro s fopra il quale va determinato, & fe glifi il fìpradette piacere. come comincia tosi d venir a In volta del lodro fi va ógni di chiamandolo otto, ò diece pajfit j» più lontanò* si che in termine di pochi gtórni finevientJ E t rifi