Pagina:Codroipo - Dialogo de la caccia de' falconi, astori, et sparvieri, 1614.djvu/39

De’ Falconi,&cc. 21 to fi‘vede torcer la coda, leuarfi da la rvifia-», & cadérti in lontamjfima parte m wn ‘volger d’occhi? hor chetrattaglio & animo può in fimil tempo efjer a gli huomim ajfettio nati a tal cacciai che fe a l’incontro mi Ji letta da gli occhi qual fi nsoghaleuriere a mepiù caro, ad non foioso due gridi fe ne corre ‘veloce a ritrovarmi. però ditemi nanpoco non h maggiore il filalo, ancorché fufie mengufieuole fenza alcun penfiero,ò tr attaglio,che quello, che <viene contaminato dagli accidenti da me fopradetti? C A V ALI E. Signo - Gloria nò re,io crederò, che ilforte Alcide, & tanti altri così Greci, vome Latini celebrati Heroi non afcendejfero a la fupréma ca. gloria ferina moltefatiche _», <ùr trattagli: perchè le cofe pi ù fegnalate non fono perfettamente godute prima, che con fatiche,& fi enti fi armila quelfegno, che perfettione fi può chiamare. Però in ogni tempo,che ilfalconiero ne’ primi fio* h anni rufia quella diligenza,che fi gli conuiene nelconofier la natura del falcone, & dargli quella tempra, che fa btfogno, cosi ne l’hora del‘-volare, come neldarglt quella qualttà,& quantità di cibo, che fia a la natura fua appropriato s raro,ò non maiaccaderàildifordineopposto.Ma non ègra-. uijfimo dijgufio ancora._s il<vofiro,the quando haurete *vn più perfetto, 0 *Jingoiar bracco,& che più cacciando la fai -. uaticina da ’voi s’allontani,tanto più fiete prefigo,^ quafi certo, che ut fia morto, & sbranato da’ turi. oltre che ne ho fichi <-vi è pericolo di firpt, d’altri veleno fi animali, che pojjòno ‘vcciderh mvn momento: le quai cofe patonmi dn non minor trauaglio,che le propofle_j, SI G. Gl AC. Voi m’hauete