Pagina:Codroipo - Dialogo de la caccia de' falconi, astori, et sparvieri, 1614.djvu/130

112 De la Caccia prL>; fi là firmerà haurà cura dt far loro àpiaceri più, che fa poffbile, pafcendoh qualche <i)oka de l’tfiejj’a paijfa-*, ancor effi poi fatti più nemici fonderanno m terra-*., & fi faranno poi forfè non meno buoni dei pri montana 1 m ’ falconi montanari 3 per ejfer di natura più ri come-» rudi dei falconi pellegrini, fino anche di natura più foritelo- t<Lj ’ fi" robu fi a loro > & fi» refifière a uernari. la fàm<Lj, <& al ir attaglio, che loro si dà. sì che le Urtature fifa {/effe -votie a propofito, per tenergli in cervello, 0 il bombace per borgatura loro gioita motto: perchè netta loro Hpacchetto, 0 gli tiene in appetito. il dar loro anche fiéffo l’acqua fà non poco feruttio. Quell*» mentre fi paijfas, fi tengono fempre incappiati con capelletto, chabbia le folate fcioltes, a fine che nel levar de le pernici pójfa _> lo f ruscierò/àbito fcapellato il falcone inoltrargliele più appreffo, che fia pòffibiles. Et benché nel mio primo Dialogo io ho ragionato del-t^ firt^j, 0 natura di quéfiifalconi montanari, nondi. meno non refiero di trattar qui anche di due forti, che j fono fiati ^veduti da me atti a quefio efercitio, moflranFalconi ( l u *l fi* maggiore^, 0 minor bellezza loro, (Sfi ridf ta 3 ì? <M ^ fi* fi” att0 a f ue ^ a fimil paiJfn-3. Dico adunteforufie que, che fino alcuni falconi, che nafcono ne le montali°,< ’fieno y, 0 tengono prefì nel mefedi Setmignori, tembre->, ò poco dopo da gli Uccellatori ne le campagne &piubd -.fa quella Q ltt ù? <0 dopo la introdottion di.quefìa càccia