Pagina:Codroipo - Dialogo de la caccia de' falconi, astori, et sparvieri, 1614.djvu/127

Deli Smerigli,&c. jop gl’intèUtgenti di quefl’arte ficonofcal’induflriadi coloro, che a tale imprcfapofli fifono, (ffi l’hanno ridotta a perfettiontLj’. Comincierò dunque dal primo inventore dì fimi caccia, del quale io pojfò,con ragion parlare: perchè egli ha fermio per falcomero in cafa nofira^fùgià con noi a Cra con falconi disenfiti da la buona memoria di mio padre in feruitio de f Serenijjìmo Arciduca Carlo di fanta,&glorio fa ricordationcj. Quelli,del quale io parlo,fù •xm Greco de l’Ifola.di Cipro i il quale ne l’eccìdio di Nicojia feruendo a l’Ulufiriffimo Signor Conte Duracajjo fu fatto da Turchi prigione,C^poflo in galea al remo. ma finalmente ne laglo rio fa littoria de l’armata ai Cruzgplari fu fatto hbero,0r per pietà condotto mendico a Venétta: doue ^vifo inuolto in. nana xnh fchiamna da alcuni miei amici, & compiutolo falcQnie.ro fu. condotto in quefia Patria in cafa mia, & ’X’i flette alcuni anni,ej]endo ceno fiuto da noi per affai buon falcomero, & ff edulmente del xjoIo degli aironi 3 dei quali egli ne fece in cafa noftra parò affai buoni. Pofcia partito da noi, egli feriti alStgnòr. Cam filo, lima Idi Gentiluomo Trevigiano,mio Cugino, ultimamente egli.fi pofe alfiruitio del’l llufìnffimo Signor Conte Hermes di.Percuus $al quale, egli fece njn,falcone mujderame d’airone, forfè il migliore, chilo, habbia mai xJifio», Partito poi da la feruitu di quel signor e,egli, fi ridufle a, Vicenda alferunto dei’MufinJjìmo Signor Conte Picenzo Porta. &*fapen4o egli, che in Cipro fi adoperauano molto t. falconi, fiacri alfvolo 4ele~» permeif