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De’Falconi j&c. 83 è mordente, fubito[eglificcherà dal pugnOi&t*andrò, a tor in piedi: &• la potrebbe portare mn penetro lontano: poi fifermerà a piumate. & come comincia a far [angue>fegli può lo[ruoterò pian piano accofiare y (efi con de freisa torlo in pugno paficerlo con piacere, dandogli conuenientcj pafto. Auertifco, che btfogna[opra il tutto afar quefte tr aine, ejfer in campagna netta: perchè fe fi traina apprejJ’o arbori, macchie,ò biade,facil cofa è, che portando mìa la quaglia s’intrichi conia filagna, O* in luogo di piacere ne riceua molto di filatere, & ffecialmente d mdafìo, che <■volentieri porta la preda in folta macchiiis ìUon giàper mitio,ma per gelofia delpafio, doue fià fen%a punto per mn pezgo mouer fi, (dfi come [ente ogni poco difirepitofià immobile^, fi fienta -3 a trouarlo congrandtjfimo trauagho, (èfi ira de lo firUT^iero. però fi continua per due molte a trainarlo con la filagna nel fiopr adetto modo, ejfendo a piedi. poi ejfendo a cauallo figli getta mnagu agita in libertà s leuate però ad ejja quaglia du<u, ò tre penne principali per ala,a ciò ches ììmccedo h abbiapiacere al ficuro.indi come rifolut amente ma a pigliar la traina, fi può far molare ad mn quagliottù giouane in qualche bel luogo 3 & y fe lo mà a pigliare, fi dette darli di ejjò pafto, che è perfetto sfacendogli più piacere» che fi può, cn cosìpoi di giorno in giorno incarnarlo con piacere. che riufiirà buono. & ciò baftt dei mdasij. Li ftaruienpoi ramazzata fono quelli, che mfiati delnido manna di ramo m ramo nel bofico, doue fon nati, nè hanno ancora forato, nèfino partiti dalpaefe, doue hanno meL 2. duta Spannai ramazzoc ti, & loro qualità,.