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38 | Codifica numerica del segnale audio |
ampiezza pari a quella del segnale. La rappresentazione in frequenza di un segnale campionato è dato dalla ripetizione dello spettro del segnale continuo nell'intorno di multipli della frequenza di campionamento. In ricezione, è possibile riottenere il segnale continuo dai suoi campioni eliminando tali repliche, tramite un opportuno filtraggio passa basso (interpolazione). Affinché l’interpolazione sia possibile, è necessario che le repliche non si sovrappongano allo spettro del segnale continuo e ciò è garantito se la frequenza di campionamento è pari almeno al doppio della banda del segnale. La frequenza di campionamento, dunque, viene definita in funzione della banda del segnale. Per segnali non a banda limitata, è necessario che anche l’ingresso, come l’uscita, sia sottoposto ad un filtraggio passa basso (anti-aliasing), con una frequenza di taglio pari alla metà della frequenza di campionamento.
Fig. 2.1 - Struttura del canale audio numerico.
La quantizzazione permette la rappresentazione numerica dell’ampiezza dei campioni, sostituendo l’informazione sull'ampiezza del segnale con quella relativa all'appartenenza dell’ampiezza stessa a sottointervalli, detti quanti, definiti entro determinati estremi, detti estremi di saturazione. Associando a ciascun quanto un codice numerico, si ottiene la conversione A/D del segnale. In ricostruzione, in corrispondenza di ciascun quanto viene generato un segnale con ampiezza che, tipicamente, è paria al valor medio del quanto stesso. Con