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1 - Il segnale audio | 31 |
Fig. 1.18 - Esempi di trasduttori elettroacustici reversibili.
La qualità del segnale ottenuto da questi trasduttori è elevata, paragonabile a quella dei trasduttori a nastro. Data, però, l’impedenza elevata che li caratterizza (dell’ordine del MQ), l’ampiezza dei segnali generati da microfoni a condensatore è modesta, il che rende indispensabile uno stadio di preamplificazione, a volte integrato nel trasduttore stesso.
I trasduttori piezoelettrici (fig. 1.18), invece, sfruttano la caratteristica di alcuni cristalli (essenzialmente quarzi, ceramiche piezoelettriche o polifluoruro di vinile) di deformarsi se sottoposte ad un campo elettrico e, viceversa, di generare un campo elettrico se sottoposti a deformazioni meccaniche. Tale trasduzione diretta meccanico-elettrica è caratterizzata, però, da ampiezze delle deformazioni estremamente modeste. Affinché il livello delle deformazioni raggiunga livelli sfruttabili in applicazioni commerciali, si ricorre all'accoppiamento di strati di materiale con caratteristiche complementari, in grado di eseguire un’amplificazione meccanica delle deformazioni. Ciò può essere ottenuto, ad esempio, accoppiando due lamine piezoelettriche polarizzate in senso opposto, in modo tale che, a fronte di un campo elettrico, mentre una tende a contrarsi, l’altra si espande. A causa delle buone caratteristiche elettriche e della notevole robustezza, tali trasduttori sono diffusissimi per applicazioni commerciali.
In tabella sono riepilogate le caratteristiche tipiche dei principali trasduttori in termini di sensibilità ed impedenza, dove la prima grandezza è misurata