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320 | Codifica numerica del segnale audio |
Considerare blocchi di “n” campioni del segnale vuol dire moltiplicare il segnale stesso per una finestra di pari lunghezza. La finestra utilizzata nel seguito è quella rettangolare, tralasciando considerazioni sull'opportunità di utilizzare finestre differenti.
Per il calcolo degli elementi Φ(i, k) da utilizzare nella predizione, è necessario considerare il prodotto di sequenze traslate nel tempo al massimo di “p” campioni. Se la finestra di interesse è quella relativa alla sequenza x(n), è necessario considerare fino a “p” campioni esterni a tale intervallo. Con tale approssimazione, la matrice Φ dell’equazione normale deterministica viene indicata come matrice di covarianza, da cui il nome dell’algoritmo. Si mette in evidenza come tale nome non indica che i termini della matrice rappresentino la covarianza del segnale, ma sono sempre termini di autocorrelazione. La soluzione dell’equazione si ottiene poi come
(C.2) |
Es.: si consideri il vettore
(C.3) |
ottenuto considerando la funzione f = cos(t) + cos(2t) e prelevando 5 campioni nel suo periodo. Considerando un predittore del secondo ordine, l’equazione normale è
(C.4) |
Per il calcolo degli elementi della matrice di covarianza è necessario estendere l’intervallo di osservazione, includendo anche due campioni del precedente periodo. Nel nostro caso traslazioni verso destra o verso sinistra si equivalgono.
(C.5) |
È possibile, quindi, calcolare gli elementi della matrice di covarianza