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7 - Codifica nel dominio della frequenza | 297 |
Fig. 7.18 - Struttura del codificatore ATRAC.
short mode avviene solo per transitori dati da incrementi di dinamica (attack), mentre nei transitori dovuti a riduzioni di dinamica (decay) si continua ad operare in long mode. Questo è giustificato dal fatto che il forward masking è molto più efficiente del backward masking.
La trama prodotta contiene:
- MDCT block size (Iong/short)
- word length per ciascuna BFU
- scale factor per ciascuna BFU
- coefficienti spettrali quantizzati
Per quanto riguarda la bit allocation, lo standard non specifica nessun algoritmo, dato che il decodificatore ne è indipendente e si permette, in questo modo, un’evoluzione delle tecniche adottate. Comunque, in [Tsu92] viene descritta una possibile implementazione avente come obiettivo una bassa complessità computazionale. Questa è basata su una prima assegnazione di bit fissa, che privilegia le frequenze inferiori ed una seconda che è funzione del logaritmo dello spettro all’interno di ciascuna BFU.
Con un ingresso campionato a 44.1 su 16 bit, il rapporto di compressione è di 5:1 ed il bit rate di uscita è di 140 kbit/s per canale.