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6 - Codifica per modelli | 245 |
assumere i valori ±1. I fattori di scala del codebook fisso e del codebook adattativo sono combinati in un vettore a due elementi e quantizzati vettorialmente. Più in particolare, il fattore di scala del codebook fisso è ottenuto applicando anche una tecnica predittiva a coefficienti costanti, al fine di minimizzare la dinamica del coefficiente stesso. In pratica quindi si calcola un errore di predizione tra il fattore di scala effettivo gc e la versione predetta ottenuta considerando le versioni quantizzate dei fattori di scala dei quattro subframe precedenti. La predizione è fatta con un filtro a coefficienti costanti. L’errore di predizione è espresso in termini logaritmici e quindi può essere considerato come un fattore correttivo del fattore di scala predetto:
(6.36) |
Tale fattore y è combinato in un vettore a due elementi con il fattore di scala del codebook adattativo g a e quantizzato vettorialmente usando un codebook da 128 parole (7 bit).
A titolo riassuntivo l’allocazione dei bit ai vari parametri trasmessi dal codec G.729 è riportata in tabella 6.4.
Parametro | Subframe 1 | Subframe 2 | Totale per frame |
LSP | 18 | ||
Ritardo cbk adattativo |
8 | 5 | 13 |
CRC sul ritardo | 1 | 1 | |
Indice del cbk fisso |
13 | 13 | 26 |
Segni del cbk fisso |
4 | 4 | 8 |
Fattori di scala | 7 | 7 | 14 |
Totale | 80 |
Tab. 6.4 - Allocazione dei bit per il codec G.729.
Il decoder, come in ogni schema CELP, ha una complessità decisamente
inferiore all’encoder ed effettua le operazioni di decodifica dei vari parametri trasmessi, nonché i filtraggi di sintesi sia a lungo che a breve termine. Infine, il segnale sintetizzato viene post-processato con un algoritmo di post-filtering che opera al fine di sagomare la distorsione introdotta. L’algoritmo è