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236 | Codifica numerica del segnale audio |
Isolatamente tale tecnica ha avuto scarso successo, mentre acquista significato in tecniche di codifica ad oggetti, in cui si presta ad essere impiegata per quei tratti di segnale fortemente vocalizzati.
L’andamento nel tempo della frequenza fondamentale del parlatore, o barra sonora in termini fonologici, costituisce l’informazione prosodica della comunicazione ed è pertanto responsabile dell’intonazione del messaggio. Tale andamento (pitch contour) è smussato nel tempo e le variazioni del pitch sono graduali e continue, al limite campione per campione. L’ipotesi di considerare tale valore costante per un frame o anche per un singolo subffame è chiaramente una approssimazione.
In particolare tale approssimazione comporta nello schema CELP dei possibili problemi che non consentono di sfruttare pienamente le potenzialità dello schema. Un esempio dei possibili problemi nel considerare il pitch costante è schematizzato in figura 6.21.
Fig. 6.21 - Andamento nel tempo del segnale resìduo (a), la sua versione ricostruita dovuta al contributo LT(b) e Terrore tra i due segnali (c).