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1 - Il segnale audio 7

un massimo, diminuisce bruscamente man mano che si prosegue verso l'elicotrema. La posizione del massimo sulla membrana basilare dipende dalla frequenza del segnale, allontanandosi dalla staffa al diminuire della frequenza del segnale (fig. 1.3). Tali oscillazioni (fortemente smorzate) fanno flettere le celle cigliate disposte tra la membrana basilare (mobile) e la membrana tettoriale (fissa). La compressione subita dalle ciglia aumenta la loro conducibilità, con una conseguente diminuzione della loro tensione interna. Tale variazione di potenziale provoca un’attivazione delle sinapsi del nervo acustico che producono stimoli nervosi verso il cervello. Le scariche di potenziale derivanti dall'attività delle sinapsi si trasformano in tal caso, da un’attività spontanea inferiore alle 100 scariche al secondo, in treni di scariche in corrispondenza degli istanti di maggiore compressione delle celle. Fig. 1.3 - Inviluppo delle risonanze indotte sulla membrana basilare da toni a differente frequenza. Il suono è, in definitiva, rilevato nelle sue componenti di ampiezza e frequenza tramite l’intensità degli impulsi nervosi emessi dalle celle cigliate e tramite la posizione nell'organo del Corti delle celle attive. L’attività delle celle, infatti, è funzione della posizione e dell’ampiezza e delle vibrazioni indotte sulla membrana basilare che, a loro volta, misurano la frequenza ed il livello delle componenti armoniche del suono.