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226 Codifica numerica del segnale audio

Fig. 6.15 - Schema a blocchi del filtro di sintesi a lungo termine.

realizzare il segnale di eccitazione . La tabella è simile a quelle impiegate per la quantizzazione vettoriale e la procedura di selezione del vettore può essere vista come un processo di quantizzazione vettoriale, in cui il criterio da minimizzare (misura di distorsione) è legato ad un segnale trasformato. La lunghezza dei vettori varia da schema a schema, da un minimo di 4 campioni ad un massimo di 60. La dimensione del vocabolario, una volta fissata la lunghezza dei vettori, determina il contributo alla velocità di trasmissione necessario per la rappresentazione del segnale di eccitazione. Solitamente tale dimensione non supera i 10 bit (1024 parole). Per dimensioni superiori, in genere sono state utilizzate strutture multi-stadio. Relativamente alla generazione di tale tabella, sono state proposte numerose soluzioni e se ne parlerà più in dettaglio in seguito.

Il segnale di eccitazione, estratto dalla tabella, alimenta un filtro lineare di sintesi Plt( z ) che tiene conto della correlazione a lungo termine del segnale vocale. Nella sua realizzazione più semplice, tale filtro ha la struttura riportata in figura 6.15 e quindi funzione di trasferimento data da

  (6.17)

in cui il parametro d tiene conto della periodicità a lungo termine del segnale vocale ed il coefficiente p del grado di correlazione. Il parametro d ha il significato fisico di periodo fondamentale del segnale vocale (pitch) e pertanto il filtro di correlazione a lungo termine è responsabile dell’inclusione nel segnale r(n) dell’informazione legata alla vibrazione delle corde vocali.

Essendo legato al periodo fondamentale, il ritardo d assume valori che sono confinati, nella grande maggioranza dei casi, nell'intervallo tra 20 e 160 campioni. Questi limiti sono relativi, alla frequenza di campionamento di 8 kHz,