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Codifica numerica del segnale audio |
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Fig. 5.43 - Predizione a lungo termine.
dove N (20 < N < 120) coincide con il numero di campioni presenti in un periodo, mentre (3 rappresenta le variazioni di ampiezza tra periodi adiacenti. Per l'individuazione del valore della costante N (pitch prediction) è possibile, ad esempio, ricorrere all'analisi della funzione di autocorrelazione del segnale. Considerando segnali periodici stazionari, infatti, la funzione di autoconrelazione, stimata da un blocco di M campioni come
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è una funzione periodica con lo stesso periodo del segnale. Per segnali periodici quasi stazionari, invece, essa assume periodicamente valori molto prossimi a R(0). Analizzando l’andamento della R(k), quindi, è possibile ottenere il periodo del segnale N come distanza del primo massimo relativo dall’origine, calcolata in numero di campioni. Tale analisi è semplificata se, oltre ad eseguire sul blocco di campioni un filtraggio passa basso al di sotto del kHz, essi vengono anche “tagliati” in ampiezza, lasciando passare solo la parte del segnale di livello maggiore.
Per il calcolo del fattore di guadagno (3, si ricorre alla minimizzazione rispetto a questo parametro dell’errore quadratico
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