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5 - Codifica numerica di forma d’onda con memoria 197

predittore del primo ordine è giustificata dall'elevata efficienza del predittore stesso ed in linea con la semplicità del codificatore (fig. 5.39).

Fig. 5.39 - Struttura di un codificatore DM lineare.

L’azione combinata di tali due fattori porta ad una riduzione progressiva del numero di livelli di quantizzazione all'aumentare della frequenza di campionamento, fino ad arrivare a rendere possibile la codifica del segnale su di un solo bit. In tale codifica, detta modulazione delta (Delta Modulation: DM), non è necessario utilizzare un convertitore A/D per la codifica del segnale differenza, in quanto è necessario rilevare solamente il suo segno. Ciò riduce la componente analogica del codificatore ad un semplice comparatore. La codifica e decodifica DM con un predittore del primo ordine avviene, dunque, con i seguenti passi

  (5.161)

Siccome α ≈ 1, la codifica DM può essere semplificata in

  (5.162)

da cui si vede che la codifica si basa sulle differenze tra campioni adiacenti e la decodifica si ottiene semplicemente integrando la funzione d’errore.

Per le caratteristiche dell’errore di codifica nella DM, valgono tutte le considerazioni fatte a proposito del DPCM. Per quanto riguarda l’ampiezza del