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5 - Codifica numerica di forma d’onda con memoria | 163 |
(5.102) |
In tal modo, l’influenza di un errore sul valore di un coefficiente viene via via attenuato man mano che la stima prosegue.
Nei paragrafi precedenti si è visto che le metodologie di analisi spettrale e gli strumenti di calcolo associati (descritti in Appendice C) abbiano avuto un ruolo molto importante nel settore della codifica del segnale vocale. Più in generale si può affermare che l’analisi spettrale a breve termine è stato, ed è ancora, uno strumento essenziale per lo studio del segnale vocale ed è stato impiegato in tutti i settori del trattamento del segnale vocale, comprendendo quindi non solo la codifica, ma anche il riconoscimento e la sintesi.
I passi più significativi del successo di questa tecnologia sono riassunti in tabella 5.2.
EVENTO | ANNO |
Koenig inventa lo spettrografo (Sound Spectrograph) | 1946 |
Fant pubblica la teoria acustica della produzione della voce | 1960 |
In M.I.T. ed ai laboratori Bell si introduce il metodo di analisi per sintesi per il calcolo del modello spettrale e delle formanti | 1961-1964 |
Makhoul,, Markel,, ed altri propongono il modello di analisi con predizione lineare (LPC - Linear Predictive Coding) | 1968-1975 |
Tab. 5.2 - Calendario degli eventi legati alle tecniche di analisi spettrale.
Si può senz'altro affermare che la svolta per l’utilizzo generalizzato
dell’analisi spettrale avviene negli anni settanta con l’avvento della tecnica LPC (Linear Predictive Coding), la quale consente due grandi vantaggi rispetto ai metodi proposti precedentemente:
- il calcolo dei parametri è diretto e non iterativo, come era nei metodi di analisi per sintesi;
- il calcolo dei parametri è fatto usando la rappresentazione del segnale nel tempo.