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Prefazione XIII


Ulteriori incrementi del grado di compressione si possono ottenere trattando non più campioni isolati, ma blocchi di essi, come mostrato nel quinto capitolo. Anche in questo caso, è necessario distinguere tra tecniche in grado di ridurre il flusso numerico della sorgente a spese di una degradazione del segnale e tecniche che, come la codifica predittiva, permettono di eliminare esclusivamente la ridondanza in esso contenuta. La codifica predittiva è esaminata con un certo dettaglio in quanto, oltre alla sua importanza intrinseca, è di base per le tecniche di codifica per modelli presentate nel capitolo successivo.

Il sesto capitolo è, infatti, relativo alle codifiche per modelli. Tali tecniche sono un punto di arrivo delle tecniche di codifica che lavorano nel dominio del tempo ed infatti in esse si ritrovano tracce di quasi tutte le tecniche precedentemente esposte.

L’ultimo capitolo è relativo alle codifiche nel dominio della frequenza. Seguendo la loro evoluzione, vengono dapprima analizzati i codificatori nel dominio della frequenza di forma d’onda, che tendono ad una fedele ricostruzione del segnale d’ingresso. Nel seguito vengono analizzati i codificatori percettivi che, sfruttando le caratteristiche dell’apparato uditivo, introducono concetti innovativi sui criteri da adottare per valutare la qualità del segnale elaborato.

Il testo è focalizzato sulla parte algoritmica della codifica: gli aspetti implementativi, salvo casi di particolare importanza, sono trattati a livello descrittivo o rimandati in appendice. Gli algoritmi scelti sono stati selezionati tra quelli effettivamente utilizzati negli standard esistenti o tra quelli che maggiormente agevolano la comprensione delle tecniche impiegate. La trattazione matematica svolta nel testo presuppone nozioni di analisi matematica, processi aleatori, teoria ed elaborazione numerica dei segnali fomiti normalmente da corsi a livello universitario.