Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
5 - Codifica numerica di forma d’onda con memoria | 145 |
(5.42) |
Infine, se si orientano gli assi secondo gli autovettori della matrice R, si ottiene la rappresentazione in forma canonica della superficie d’errore. Per far questo è necessario scomporre la matrice di autocorrelazione R in funzione della matrice diagonale Λ dei suoi autovalori e della matrice Q dei suoi autovettori
(5.43) |
Operando il cambiamento di coordinate
(5.44) |
e noto che Q-1 = QT, si ottiene, infine, la forma canonica
(5.45) |
Si osserva che la superficie d’errore è legata con legge quadratica allo scostamento dei coefficienti del predatore dagli ottimi tramite la matrice R. La convessità del paraboloide è funzione dei suoi autovalori, mentre il loro rapporto ne determina l’eccentricità.
Es.: si consideri la superficie d’errore per un predittore del secondo ordine nel caso di un segnale casuale con a unitaria.
Gli autovalori della R si ottengono annullando il determinante
(5.46) |
ottenendo
(5.47) |
Per un segnale casuale, la funzione di autocorrelazione è una delta (Rxx = [1 0 0 ...]). Di conseguenza gli autovalori risultando coincidenti ed unitari e la superficie risulta essere un paraboloide a sezione circolare (fig. 5.14). Inoltre, per quanto riguarda i coefficienti ottimi del predittore si ottiene