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5 - Codifica numerica di forma d’onda con memoria 129

Fig. 5.4 - Quantizzazione adattativa in avanti e all'indietro.

non è richiesta la trasmissione di nessuna informazione aggiuntiva. D’altra parte, il calcolo del valore efficace sui campioni già codificati può non risultare, ovviamente, ottimale per la codifica della rimanente parte del segnale, tanto più che l’uscita del codificatore è deteriorato dal rumore di quantizzazione. I risultati ottenibili con l’adattamento all'indietro sono, quindi, tipicamente peggiori di quelli ottenuti con l’adattamento in avanti.

Rimanendo nell'adattamento all'indietro, per il calcolo della a x è necessario, innanzitutto, definire il blocco di campioni da utilizzare. Se questo blocco venisse definito tramite una finestra rettangolare del tipo

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si assegnerebbe uno stesso peso sia ai campioni più lontani che quelli più recenti del segnale. Utilizzando, invece, una finestra esponenziale

  (5.4)