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4 - Codifica numerica di forma d’onda senza memoria 123

Fig. 4.7 - Perdita di bit meno significativi all'aumentare dell’ampiezza del quanto.

La procedura precedentemente esposta può essere interpretata come la trasformazione di un numero intero a 12 bit in una rappresentazione floating-point, nella quale la mantissa è su 5 bit (quantizzazione più segno), mentre l’esponente è su 3 bit (segmento). In codifica, quindi, si utilizzano solamente i 12 MSB della codifica lineare. Il LSB è utilizzato in decodifica (ponendolo pari ad 1) per posizionare il livello di restituzione a metà del quanto. Tale azione è necessaria per ridurre l’influenza del rumore per segnali prossimi allo zero.

In figura 4.8 si riportano le maschere del rapporto segnale/rumore per segnali di prova sinusoidali e con distribuzione gaussiana [1TU-T G.712]. Nel caso di segnale sinusoidale e quindi di ampiezza deterministica, si nota che l’ingresso nella zona lineare e di saturazione è più marcato di quanto avvenga con il segnale a statistica gaussiana.

Data una frequenza di campionamento di 8 kHz, sfruttando codifica LogPCM è possibile esprimere ciascun campione su 8 bit invece dei 12 della quantizzazione uniforme, producendo un flusso numerico di 64 kb/s, contro i 96 kb/s originali.