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CODIFICA NUMERICA

DI FORMA D’ONDA SENZA MEMORIA

4.1 COMPRESSIONE PER QUANTIZZAZIONE NON UNIFORME

Per una codifica numerica tramite quantizzazione uniforme, fissati la frequenza di campionamento fc (in funzione della banda del segnale), gli estremi di saturazione V (nota la distribuzione di probabilità delle ampiezze) ed il numero dei livelli (in funzione della dinamica desiderata) del quantizzatore, rimangono fissati il numero dei campioni al secondo generati dalla sorgente ed il numero di bit per campione R con cui essi vengono codificati. Di conseguenza è fissata la velocità fN del flusso numerico prodotto dalla sorgente stessa (fN = fc x R). Ad esempio, nel caso del segnale telefonico, trasmissibile analogicamente con una banda di 4 kHz, usando una frequenza di campionamento di 8 kHz ed una quantizzazione su 12 bit, viene generato un flusso di 8 * 12 = 96 kbit/s: per la trasmissione di questo flusso può essere richiesta una banda superiore ai 40 kHz.

Considerando un segnale audio con banda di 15 kHz quantizzato su 16 bit ed campionato a 32 kHz (es.: DAB), flusso che viene generato è di 512 kbit/s. Nel caso di segnale audio con banda di 20 kHz quantizzato su 16 bit, se si utilizza un campionamento a 44.1 kHz (es.: CD) il flusso generato è di 705 kbit/s, mentre con un campionamento a 48 kHz (es.: DAT) si ha un flusso di 768 kbit/s. Non considerando l’incremento dovuto all'aggiunta di codici per la correzione degli errori di trasmissione, tale flusso si raddoppia nel caso di segnali stereofonici, per cui la velocità di riferimento per un segnale audio digitale a larga banda è di 1.5 Mbit/s.