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matrimonio se non sono trascorsi dieci mesi dopo lo scioglimento dell’antecedente.

Leg. 8 et 11, ff. de his qui notantur infamia. Leg. 2, cod. de secundis nuptiis.


TITOLO VI.

DEL DIVORZIO.

CAPO PRIMO.

Delle cause del Divorzio.

229. Potrà il marito domandare il divorzio per causa d’adulterio della moglie.

Leg. 8, §. 3, cod. de rep. et judicio de morib. subl. — Nov. 22, cap. 15, §. 2. Nov. 117, cap. 8, §. 2.

230. Potrà la moglie domandare il divorzio per causa d’adulterio del marito, allorchè egli avrà tenuta la sua concubina nella casa comune.

Leg. 8, §. 3, cod. de repud. et judicio de morib. subl. — Novell. 22, cap. 15, §. 1. Nov. 117, cap. 9, §. 5.

231. I conjugi potranno domandare reciprocamente il divorzio per eccessi, sevizie o ingiurie gravi dell’uno verso dell’altro.

Leg. 8, §. 3, cod. de repudiis et judicio de moribus sublato. — Novell. 22, cap. 15, §. 1, Nov. 117, cap. 8 et 9. (La demenza o mania dell’uno dei conjugi era per l’altro a Roma una causa legittima di divorzio. V. leg. 22, §. 7 et 8, ff. soluto matrimonio.)

232. La condanna di uno de’ conjugi a pena infamante sarà per l’altro una causa di divorzio.

Leg. 8, §. 3, cod. de repud. et judic. de morib. sub. — Nov. 22, cap. 15, §. 1. — Nov. 117, cap. 8 et 9.

233. Il consenso scambievole e perseverante de’ conjugi, espresso nella maniera prescritta dalla legge, sotto le condizioni, e dopo gli esperimenti