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Gli ascendenti nel medesimo grado succedono per capi.

Leg. 15, ff. de inofficioso testamento. Novell. 118, cap. 2. — Authentic. defuncto, cod. ad senatus-consult. Tert.

(Se i figlj ricusassero la successione del padre, potrebbero accettarla gli ascendenti. V. l. 2, §. 8 et 14, ff. ad senatus-consul. Tert.)

747. Gli ascendenti succedono, ad esclusione di tutti gli altri, nelle cose da essi donate ai loro figlj o discendenti morti senza prole, allorchè gli oggetti donati si ritrovino in natura nell’eredità.

Se tali oggetti furono alienati, gli ascendenti riscuotono il prezzo che possa tuttora essere dovuto. Succedono inoltre all’azione di ricupera che avesse potuto spettare al donatario.

Argum. ex l. 6, ff. de jure dotium; l. 2, cod. de bonis quæ liberis; l. 12, cod. communia utriusque; l. 4, cod. soluto matrimonio.

748. Quando il padre e la madre sono sopravvissuti alla persona morta senza prole, se questa ha lasciato fratelli, o sorelle, o loro discendenti, l’eredità si divide in due porzioni eguali, di cui soltanto una metà si deferisce al padre e alla madre, che la dividono tra loro egualmente;

L’altra metà appartiene ai fratelli, sorelle o loro discendenti, come verrà spiegato nella sezione quinta del presente capo.

Novell. 118, cap. 2, novell. 127, cap. 1.

749. Nel caso in cui la persona morta senza prole abbia lasciato fratelli, sorelle, o loro discendenti, se è premorto il padre, o la madre, la porzione che gli sarebbe stata devoluta in conformità del precedente articolo, si riunisce alla metà deferita ai fratelli, sorelle o loro rappresentanti, come sarà spiegato nella seguente sezione.