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7, et 26, ff. de statu hominum; l. 251, ff. de verborum significatione; l. 6, ff. de inofficioso testamento; l. 3, ff. si pars haereditatis petatur; l. 30, §. 1, ff. de adquir. vel omittenda haereditate; l. 10, de ventre in possessionem mittendo; l. 3, cod. de haeredibus et posthumis; l. 1, in pr. ff. ad legem Falcidiam, l. 6, §. 2, ff. de haeredibus instituendis. — V. l. 3, §. 12, ff. de suis et legittimis haeredibus.

726. Uno straniero non è ammesso a succedere nei beni che il suo parente straniero o italiano possedeva nel territorio del Regno, se non nel caso e nel modo con cui un’Italiano succede al suo parente possessore di beni nel paese di questo straniero, in conformità delle disposizioni dell’articolo undecimo al titolo: Del godimento, e della Privazione de’ Diritti civili.

727. Sono indegni di succedere, e come tali esclusi dalle successioni;

1. Colui che fosse stato condannato per aver ucciso, o tentato di uccidere il defunto;

2. Colui che avesse promossa contro il defunto un’accusa di delitto capitale, giudicata calunniosa;

3. L’erede in età maggiore che, informato dell’omicidio del defunto, non l’avrà denunciato alla giustizia.

Argum. ex l. 9, ff. de jure fisci; l. 7, §. 5, ff. de bonis damnatorum. — L. 9, §. 1, et 2, ff. de his quae ut indignis auferunt.; l. 31, §. 2, ff. de adimend. vel trasferendis legatis. Argum. ex l. 14, §. 8; l. 16, §. 3, ff. de bonis libertorum; l. 17, ff. de his quae ut indignis auferuntur.

728. La mancanza della denuncia non può essere opposta agli ascendenti e discendenti dell’uccisore, nè a suoi affini nello stesso grado, nè al suo conjuge, nè suoi fratelli o sorelle, zii, zie o nipoti.

Argum. ex l. 13, 17, cod. de his qui accusare non possunt; l. 6 et 7, cod. de his quae ut indignis; l.