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capitolo secondo 91

La lettera pastorale di monsignor Pecci1, in data 24 luglio, era un vero inno di lode al Pontefice che aveva largito il perdono, e nel quale egli riconosce «l’uomo mandato da Dio a dar principio ad una nuova èra di pace, di concordia, di armonia universale. Figli tutti del medesimo padre Iddio, che è in cielo, I eccoci anche tutti fratelli amorevoli, mercè la clemenza di un padre in terra, che di tutti riunisce i acori e le anime. Il perdono accordato da Pio IX non è un bene particolare pei compromessi politici, è un bene universale. Chi non ne gioisce, figlio si mostrerebbe degenere di un tanto padre. Pio IX col proclamato perdono ha dato fine a tutte le differenze di partiti, di opinioni, di tendenze, come Gesù Cristo colla sua carità predominante nel Vangelo riconciliò a sè tutti i cuori, tutti i geni, tulle le generazioni dell’universo». E, dopo aver continuato nelle laudi e nell’esultanza, finisce ordinando che «alle pubbliche testimonianze di gioia per sì fausto avvenimento non siavi alcuno de’ luoghi e persone da noi dipendenti che non vi prenda la sua parte»2.

Monsignor Giuseppe Pecci doveva essere un settario anche lui, dal momento che, come un Gajani o un Ciceruacchio qualunque, organizzava dimostrazioni popolari in onore di Pio IX, e mi meraviglio forte che lo Spada, al quale quella pastorale non doveva essere ignota, non lo abbia addirittura messo a fascio con quegli altri.

Il 26 luglio si riunì in Roma l’Accademia Tiberina a celebrare, con prose e versi, l’elevazione di Pio IX al pontificato e la clemenza che gli era di guida nell’accordare benignamente, ai condannati per reato politico, il perdono. A questa tornata intervenne la celebrata improvvisatrice Rosa Taddei, la quale declamò ventiquattro terzine, probabilmente non soltanto non improvvisate, ma meditate, e che, dato l’ambiente retorico del tempo e il carattere della poesia in voga, non mancano di una certa grazia e di una tal quale espertezza nel magistero di tornire il verso

  1. Fratello dell’attuale pontefice Leone XIII, morto da poco tempo, Cardinale della Chiesa romana.
  2. La pastorale è riferita nel II volumetto del più volte citato Ragguaglio storico da pag. 19 a 21.