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zione narrata dal Grandoni, storico, come già avvertii nel proemio, devotissimo e sviscerato di Pio IX, e che ne fu testimone oculare. «Il 161 luglio pertanto circa le ore 22, un mese appunto dalla sua fausta elezione, si vide affìsso per la città l’editto dell’amnistia. Non può descriversi qual contento apportasse questo desiderato tratto di beneficenza. Dopo la mezz’ora di notte una moltitudine immensa di popolo accorreva al Quirinale per rendere grazie al sovrano. Questi si degnò presentarsi alla loggia maggiore del suo palazzo, donde diè la benedizione. Mentre però tutti si partivano commossi insieme, ed ebbri di gioia, dall’interno di Roma si avvicinava al Quirinale altro numerosissimo stuolo di gente con torcie accese, che, dopo le più vive acclamazioni, fu benedetto pur esso. Fu lo spettacolo sopra ogni dire imponente, e del tutto nuovo ai Romani, e quanto ad essi gradito altrettanto di soddisfazione al principe; e per verità non potevano tributargli maggiori prove di affetto e di riconoscenza»2.

Tale racconto è pienamente confermato dallo Spada stesso. «Per ogni dove leggevasi l’atto sublime, estollevasi al cielo il Pontefice, ed il nome suo ripetevasi per mille e mille bocche, accompagnato dalle lodi e dalle benedizioni e dalle manifestazioni di liete speranze. Tutto poi favoriva la letizia: stante ti caldo della stagione non solo le vie tutte della città erano gremite di gente a diporto, ma oltracciò una festa serale d’indole religiosa, che suole attrarre ogni anno molto popolo sulla piazza della Maddalena, tenevalo in moto quella sera anche più del consueto. Sentesi raccontare che una mano di giovani plaudenti eransi recati con faci accese sulla piazza del Quirinale, e che erano stati benedetti dal Pontefice, se ne diffonde come lampo il racconto; tutti di qua, di là, ansanti e festosi

  1. Il Grandoni prende equivoco circa la data. L’editto del perdono è in data del 16 luglio 1846, ma fu pubblicato il successivo giorno 17, sul far della sera del quale avvenne la dimostrazione.
  2. Regno temporale di Pio IX, storia compilata da Benedetto Grandoni - anno primo e secondo - Roma, nella tipografia Salviucci, 1848, pag. 12.
          Nell’esemplare che possiedo io, e acquistato da un rivenditore, è scritto in inchiostro, sotto la data: Comprata da D. Lorenzo Imperoli in Roma in detto anno 1848, che se l’avesse creduta da un liberale scritta non certamente l’avrebbe comprata.