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documenti | 545 |
Dopo la mezzanotte partiranno pel Veneto le Legioni romane, giunte ieri. Più tardi poi partirà un battaglione dei volontari suddetti e, di mano in mano, quelli che restano e che giungeranno. Domani pure partirà lo stesso generale Ferrari.
Con distintissima stima e considerazione passo a confermarmi,
Di V. S. Ill.ma
- Ferrara, 1° maggio 1848.
Devotissimo servitore L. Cardinale Ciacchi. |
Signor Ministro dell’interno, Roma.
Documento N. CXX.1
Ordine del giorno 2 maggio 1848.
- Alla milizia cittadina!
Voi, o militi cittadini di Roma, avete dato le più grandi prove dell’amore dell’ordine e della pubblica sicurezza; avete in mille occasioni ben meritato della patria vostra: ora voi siete di nuovo chiamati a farlo colla vostra persona. Non si tratta che di serbare l’ordine; di mantenere la libertà a tutti i cittadini; di lasciare che il Governo, a scanso di mali maggiori, prenda le sue deliberazioni senza fretta e senza coazione. La Guardia civica riceverà gli ordini dai suoi capi, i quali sono in continuo rapporto col Ministero. È questa ancora una prova di liberalismo e di civiltà che da voi si chiede.
Voi, generosi Romani, per questi pregi formaste già, e in ispecie poi la due anni, formate l’ammirazione d’Italia; né certo vorrete sminuire minimamente la vostra bella fama in questo incontro.
Il Tenente generale P. Rospigliosi. |
Per copia conforme all’originale Il Generale di brigata D. Di Rignano. |
Documento N. CXXI.2
IL SENATO ROMANO
AL COMANDO GENERALE E AI SIGNORI TENENTI-COLONNELLI
DELLA GUARDIA CIVICA.
Il zelo e l’attività che i militi della Guardia civica mostrano, da gran tempo e principalmente in questi difficili giorni, a sostenere l’ordine pubblico, c’inducono ad associare al vostro onorabile Corpo l’autorità e l’opera della Magistratura.