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documenti 525


Nota di tutto carattere del principe Aldobrandini:

Lodo il voto delle nostre truppe di voler conservare la bandiera di Pio IX, ma non credino giammai che si sarebbe neppure pensato a toglierla; non sono stati venduti ai Veneziani, ma i generali hanno pensato che il loro soccorso sarebbe utile da quella parte ed i Veneti riconoscenti vogliono contribuire alle spese del loro mantenimento. Non era tempo di far complimenti e di rinunziare ad un tale soccorso.

Per quanto all’atto solenne del quale mi parlate non posso rispondere niente, essendo questa cosa tutta del Papa e nella qualei l Ministero non può entrare.



Documento N. XCII.1

COMANDO GENERALE

DELLA DIVISIONE CIVICA E VOLONTARI MOBILIZZATA.

Bologna, 23 aprile 1848.

Eccellenza,

L’essere alla vigilia di passare la linea del Po ha suscitato negli animi delle truppe, che ho l’onore di comandare, una leggera diffidenza per non essere stata preceduta dalla parte del Governo da una formale dichiarazione di guerra contro l’Austria, come potrà l’Eccellenza vostra rilevare dall’annessa domanda, che gli ufficiali superiori mi han fatto pervenire par trasmetterla all’E. V.

Il general Durando nulla avendo detto su di ciò, spero che vostra Eccellenza si compiacerà farmi pervenire le istruzioni o le misure che a tale effetto il Governo sarà deciso prendere.

Ho l’onore di essere con tutto il rispetto

Dell’E. V.

Devotissimo servitore
Il Generale comandante Ferrari.


A S. E. il signor principe Aldobrandini,

Ministro della guerra, Roma.


Documento N. XCIII. *2

Eccellenza,

Giunte le Legioni romane in Bologna, dov’ebbero un’accoglienza che impossibil cosa sarebbe descrivere, crediamo nostro dovere di dirigerci all’Eccellenza vostra per informarla con ogni precisione dello stato morale

  1. Dalle Buste della miscellanea politica ecc. Busta 24, Copertina 138. Questa lettera del generale Ferrari al Ministro della guerra manca fra i documenti pubblicati dal Montecchi.
  2. Dalle Buste della miscellanea politica ecc. Busta 24, Copertina 138. Questa importantissima lettera, diretta dagli Ufficiali superiori delle Legioni romane al Ministro della guerra, già pubblicata dal Montecchi e che è cosi importante, manca di data. Evidentemente essa è stata scritta e sottoscritta fra il 20 l’il 22 aprile a Bologna.