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In quanto a Comacchio può però rimanere tranquilla ora che una flotta sarda diretta ad Ancona invierà alcuni legni fino alla città suddetta, e si renderà padrona dell’Adriatico. Sembra pure che sarà seguìta da una flotta napoletana. Nonostante ha fatto ella bene a scrivere al generale Durando nel senso espressomi, e per ogni evenienza, rammentando quanto accadde nel 1818.

Continui pure l’opera di pacificazione in un momento in cui la disunione potrebbe avere troppo fetali conseguenze.

E ripromettendomi ogni più favorevole risultamento dal di lei distintissimo zelo ed impegno, le bacio la sacra porpora, e con sensi, ecc.


Documento N. LVII.1

MINISTERO DELL'INTERNO.


Roma, 12 aprile 1848 (urgente)


Eminentissimo Cardinal Legato, Ferrara,

Sono meritevoli di ogni commendazione le savie disposizioni adottate dall’Eminenza vostra reverendissima dopo che fu reso pubblico il noto proclama del generale Durando. Continui pure a raccomandare la prudenza in sì difficili tempi, e si adopri con ogni efficacia a riavvivare la civica, onde partendo la truppa, non rimanga codesta città sprovveduta dì difesa.

Tanto mi occorreva significarle in pronta replica della venerata sua corrente, N. 3181, e baciandole, ecc.


Documento N. LVIII.2

N. 3458 Segr. Gen.

Illustrissimo signore signor padrone colendissimo.

Il battaglione di Faenza, che da Bondeno erasi recato al!a Stellata la sera dell’11 corrente, passò i confini. Ne ho avuto l’avviso dal priore di Bondeno, il quale non ha saputo dirmi se la mossa sia stata spontanea, o dipendente da un ordine superiore. Oggi poi il colonnello Ferrari, che comanda le colonne sul Po, mi avvisa che nella scorsa notte sono partite due compagnia del battaglione del Senio, che erano ferme a Francolino, e che si sono dirette alla Badia, nel Veneto. Ho luogo a credere che questi movimenti non derivino da disposizioni del generale in capo Durando, che trovasi sempre a Bologna, perchè so che ha rimandate più Deputazioni dirette a conseguire che l’armata varcasse il Po, dicendo non essere in posizione di prendere una tale misura.

Non si hanno positive notizie dell’armata piemontese. Da Sermide viene riferito che abbia oltrepassato il Mincio per investire la fortezza di Peschiera, e che la sera del 10 avesse espugnato il primo forte. Ieri poi tanto a Sermide che a Bondeno si udiva il cannone da quelle parti, lo che induce la continuazione dell’attacco al forte principale.


  1. Dalle Buste della miscellanea politica ecc. Busta 23, Copertina 122.
  2. Dalle Buste della miscellanea politica ecc. Busta 24, Copertina 128.