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documenti 485

Domani, per ordine del Generale suddetto, rientra in Bologna il battaglione civico di quella città. Arriva poi il resto del primo reggimento svizzero coll’artiglieria e cavalleria, che avevano stazione in Forlì. Si attendono ancora dei corpi di guardie civiche e volontarie. Altri movimenti non conosco per ora. Continua la città ad essere quieta, e con questa assicurazione passo con distintissima stima e considerazione a confermarmi.

Di V. S. Ill.ma

Ferrara, 1° aprile 1848.


Devotissimo servitore
L. Cardinale Ciacchi


Al signor Ministro dell’interno, Roma.


Documento N. XXXVII. 1


Eccellenza,

Parendomi opportuno di rendere informata vostra Eccellenza di una missione affidatami dal signor generale Durando presso il Governo toscano, per la fretta di restituirmi al quartier generale, mancandomi il tempo di ripeterne tutti i particolari, mi faccio un dovere di trasmettere a vostra Eccellenza copia di una lettera da me diretta al signor marchese di Villamarina, incaricato di Sardegna in Toscana, il quale si è offerto col più vivo zelo a secondare il desiderio del Generale pontificio.

Il Generale deve essersi restituito oggi stesso dalla sua escursione a Ferrara.

L’esercito piemontese in Lombardia è in questo momento di 60,000 uomini di linea e 80,000 di retroguardia.

Il generale Radetski sembra ancora tenersi fra Crema e Orzinovi.

Notizie gravi di Parigi da una lettera del 25 di persona autorevolissima a me comunicata. Il Governo provvisorio è diviso in Gironda e Montagna — Lamartine e Arago della prima, Ledru-Rollin e Blanc della seconda, e questa determinata a vincere con ogni mezzo. Nello stesso giorno 25 partivano da Parigi 2000 sans-culottes per raggiungere qualche migliaio di Belgi che li aspettavano alla frontiera per piantare la repubblica in Bruxelles e di là in Germania. Il conte Apponi (sic) è stato forzato dal popolo ad illuminare suo palazzo alla notizia della liberazione di Milano.

Non mi resta altro tempo che per segnarmi colla più distinta stima e considerazione

Di V. E.

Firenze, 1° aprile 1848
Devotissimo ed obbligatissimo servitore
E. Albéri.


S. E. il signor principe Aldobrandini
Ministro della guerra, Roma



  1. Dalle Buste della miscellanea politica ecc. Busta 23, Copertina 116.