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484 | ciceruacchio e don pirlone |
Documento N. XXXV.1
COMANDO DELLA TERZA DIVISIONE MILITARE.
N. 4162.
Ferrara, 31 marzo 1848.
- Eccellenza,
Mi faccio un dovere di portare a conoscenza dell’Eccellenza vostra che ieri sera, circa le ore 8 pom., giunse in questa piazza il signor generale Durando, Comandante il corpo di operazione, al quale presentai la situazione delle truppe qui riunite ammontante a N. 3365, compreso gli ufficiali, fra corpi di truppa di linea, civica mobile e volontari, non che N. 109 cavalli fra artiglieria estera e dragoni, guarnigione che, a seconda delle disposizioni del prefato signor Generale andrà di giorno in giorno ad aumentarsi.
Vi è qualche dato che il forte di Comacchio siasi reso a condizioni e che ne attendano la ratifica per l’esecuzione.
Il presidio poi di questa città tiene fermo, e fino ad ora sembra voglia difendersi ostilmente, non avendo però fatta altra dimostrazione che quella di aumentare i mezzi di difesa.
La guarnigione di questa piazza non ha fatto alcun atto ostile centra lo stesso presidio.
Ho l’onore di rassegnarmi rispettosamente,
Dell’E. V.
Devotissimo ed obbligatissimo servitore Zuccari. |
A S. E. il Ministro delle armi, Roma.
Documento N. XXXVI.2
N. 3203 Segr. Gen.
- Illustrissimo signore signor padrone colendissimo,
Terminavo la mia di ieri N. 3707 col dire che qualche romagnolo poteva aver passato il confine, ed oggi so per certo che una colonna di 80 o 90 uomini di Castel Bolognese sono già a Sermide, fino da ieri sera, passando per il confine nostro alla Stellata, da dove, entrando nel Mantovano, atterravano la sbarra austriaca ancora esistente e l’arma imperiale. Sento di più che una colonna franca di N. 287 uomini bolognesi, comandata dal marchese Zambeccari, che, per disposizione del generale Durando, era a Francolino, come dissi nel rapporto del 2 andante, N. 2978, abbia pure varcato il Po.