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capitolo settimo 443
73. Rimini Ferrari Banditi conte Sallustio,
74. Ripatransone1 Neroni cav. Giuseppe,
75. Roma I Borghese princ. Marcantonio,
76. Roma II De Rossi prof. avv. Pasquale,
77. Roma III Lunati avv. Giuseppe,
78. Roma IV Mamiani conte Terenzio,
79. Roma V Cicognani avv. Felice,
80. Roma VI Sturbinetti avv. Francesco,
81. Ronciglione2 Borghese principe Marcantonio,
82. Salidecio e Coriano Albini Basilio,
83. Sanginesio Bonaparte di Canino principe Carlo (a primo scrutinio),
84. San Giovanni in Persiceto Minghetti Marco (a primo scrutinio),
85. Sanseverino3 Fiorenzi conte Francesco,
  1. Anche nel collegio di Ripatransone la battaglia fu fiera. Gli elettori inscritti erano 556. I votanti al primo scrutinio il giorno 19 maggio furono 110. 11 car. Giuseppe Neroni, di San Benedetto del Tronto ebbe voti 65, il conte Filippo Palmaroli di Grottammare 42, andarono dispersi 3 voti. Alla votazione di ballottaggio, indetta per l’indomani 20, intervennero 107 elettori. Il cav. Neroni conseguì 98 voti, il conte Palmaroli 96, 3 schede furono annullate, e fu proclamato eletto il cav. Neroni. Numerose e vive proteste. L’Assemblea dei deputati, pur nondimeno, approvò reiezione (Vedi la busta n. 10).
  2. In questo collegio ci fu lotta vivissima. Al primo scrutinio il giorno 19 maggio si presentarono a votare 189 elettori. Il principe Marcantonio Borghese ebbe voti 125, il marchese Alessandro Muti Papazzurri Savorelli 57: gli altri andarono dispersi. Fu indetto il ballottaggio per l’indomani 20: ma i sostenitori del marchese Savorelli infuriarono, protestando non esservi il tempo necessario perché da alcuni comuni del collegio potessero intervenire gli elettori al secondo scrutinio: ci furono anche minaccio: si inserirono varie proteste nel processo verbale: all’indomani intervennero 164 elettori - i partigiani del Savorelli erano ripartiti pei loro comuni - il Borghese ebbe 149 voti, il Savorelli 15, e fu proclamato eletto il primo, di cui hi Camera convalidò relezione (Vedi la busta n. 7).
  3. In questo collegio era stato eletto il 19 maggio il prof. Giovan Battista Fabbri, eletto contemporaneamente anche a Camerino. Ma di tale prima elezione non esistono i verbali. Dai verbali della seconda elezione, indetta dalla delegazione di Macerata pei giorni 29 e 30 maggio, si rileva il fatto della rinuncia emessa dal Fabbri. A sostituirlo fu eletto il conte Francesco Fiorenzi il 30 maggio, con voti 88 in ballottaggio col conte Alessandro Medici Lavini Spada che ne ebbe 7 soli, perchè i suoi partigiani, che erano dei comuni di Troia e di Appìgnano, si ritrassero, protestando contro la soverchia ristrettezza di tempo fra uno scrutinio e l’altro. L’Assemblea dei deputati convalidò relezione del Fiorenzi (Vedi la busta n. 8).