440 |
ciceruacchio e don pirlone |
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13. |
Benevento |
Torre Federico (a primo scrutinio),
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14. |
Bertinoro |
Montanari prof. Antonio,
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15. |
Bologna I (S. Stefano) |
Pepoli conte Carlo,
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16. |
Bologna II (S. Felice) |
Zanolini avv. Antonio,
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17. |
Bologna III (Saragozza) |
Minghetti Marco,
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18. |
Bologna IV (Galliera) |
Zanolini avv. Antonio,
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19. |
Bologna V (S. Vitale) |
Mattei conte Cesare,
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20. |
Budrio |
Mattei conte Cesare,
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21. |
Cagli e Pergola |
Marcelli conte cav. Cristoforo,
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22. |
Camerino |
Fabbri prof. Giambattista,
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23. |
Castelbolognese |
Manzoni conte Giacomo,
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24. |
Castelmaggiore1 |
Galletti avv. Giuseppe,
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25. |
Castelnuovo di Porto |
Bianchini Ab. Antonio,
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26. |
Castel San Pietro |
Minghetti Marco,
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27. |
Cesena |
Bufalini prof. Maurizio,
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28. |
Cento |
Monari dottor Andrea,
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29. |
Ceprano |
Moscardini Gianlorenzo,
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30. |
Cingoli |
Pantaleoni dottor Diomede,
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31. |
Città della Pieve |
Galeotti avv. Federico,
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32. |
Città di Castello |
Signoretti nob. Giambattista,
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33. |
Civitanova |
Ricci marchese Giacomo,
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34. |
Civitavecchia |
Guglielmi Felice,
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eessi va elezione suppletiva (busta n. 7), avvenuta il 13 luglio, dopo le dimissioni offerte dallo Zanolini, e nella quale, in vece sua, fu eletto il marchese Carlo Bevilacqua, risulta che gli elettori inscritti nel collegio di Bazzano erano 417, per cui sarebbe stato necessario, perchè lo Zanolini potesse essere dichiarato regolarmente eletto a primo scrutinio, che sul nome suo si fossero raccolti non soli 26, ma 139 suffragi, cioè un terzo degli inscritti.
- ↑ In questo collegio, per mancanza di numero legale, a causa del pessimo tempo, non potè procedersi alla elezione del deputato nel comizio del 19 maggio. Il giorno 14 giugno, il collegio di Castelmaggiore fu riconvocato, e il giorno medesimo gli elettori, trovatisi in numero maggiore del fissato dal regolamento del 1° aprile, costituirono l’ufficio di presidenza, e nel successivo giorno 15, presenti e votanti 88 elettori, si procedette alla elezione del deputato. Al primo scrutinio i voti si divisero così: avvocato Giuseppe Galletti voti 31, avv. Michelangelo Accursi voti 23, conte Giovanni Massei voti 17, marchese Luigi Pizzardi voti 13, voti 4 dispersi e nulli. Venutisi immediatamente al ballottaggio fra il Galletti e l’Accursi, il primo riportò 61 voti e il secondo 27 e così il Galletti, Ministro di polizia, ebbe un posto nell’Assemblea legislativa, dalla quale gli aveva chiuso l’accesso, il giorno 19 maggio, la setta moderata, imperante allora e onnipotente in Bologna e nella sua provincia.