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438 | ciceruacchio e don pirlone |
cene le discussioni, una lista completa dei deputati. Ciò non esclude che man mano che le elezioni avevano luogo1, il giornale officiale ce ne desse l’annunzio. Ma ima lista completa e definitiva, ripetiamo), non è a nostra cognizione che venisse officialmente pubblicata.
«Fu divulgato bensì per le stampe un album, ma non dal Governo, il quale contiene ottantasei nomi di deputati eletti sopra i cento che dovevano eleggersi; e vi si trovano aggiunti cenni biografici sopra ciascuno dei medesimi. Pertanto, sopra la scorta del detto album, noi ne sottoponiamo i nomi che sono i seguenti»2.
Ma lo Spada, cosi scrivendo, aveva torto; poiché nessuno meglio di lui - cui, durante il reggimento pontificio, era aperto e facile l’accesso in tutti gli archivi - avrebbe potuto ricercare in quello del Ministero dell’interno la raccolta che necessariamente doveva esservi - e vi era - dei verbali delle elezioni, inviati al Ministero stesso, secondo la legge, da ciascun Collegio. Quella raccolta, conservata e ordinata nell’archivio di Stato di Roma dal chiaro e operosissimo sopraintendente commendatore De Paoli3, l’ho veduta ed esaminata io, onde è che posso qui dare i nomi di tutti i cento deputati eletti.
- ↑ Questa locuzione è erronea; perchè le elezioni avvennero tutte meno le quattro cui appresso accennerò - il 19 e 20 maggio, e quindi lo Spada avrebbe dovuto scrivere non già man mano che avevano luogo, ma bensì, man mano che ne giungeva notizia; essendo chiaro che le notizie non potevano giungere tutte nello stesso giorno, ma dovevano, di necessità, giungere le une dopo le altre, a intervallo di varii giorni, secondo la maggiore o minore distanza che separava la capitale dai diversi capo-luoghi di collegio.
- ↑ G. Spada, op. cit., vol. XII, cap. XII, pag. 332.
- ↑ Nell’archivio di Stato di Roma, mercè le cure indefesse, amorose e sapienti del sovraintendente avv. comm. Enrico De Paoli fatto emporio prezioso di documenti medioevali e moderni, trovansi raccolti, per ordine alfabetico dei nomi dei rappresentanti eletti, i verbali di tutte le elezioni, tanto generali che suppletive, al Consiglio dei deputati dal 18, 19 e 20 maggio fino al 26 dicembre 1848 - giorno in cui il Consiglio stesso fu sciolto - in sei buste che vanno dal n. 6 al n. 11 dell’anno 1848, e che portano ancora sul dorso lo stemma pontificio, come quelle che provengono dall’archivio del Ministero dell’interno del Governo papale.
L’egregio e chiaro comm. De Paoli, uomo degnissimo di stima e di affetto, tanto per le belle doti dell’ingegno e per la vasta dottrina, quanto per la squisita cortesia e rettitudine dell’animo, mi fu largo di ogni maniera di aiuti nelle lunghe e faticose ricerche da me fatte nell’archivio stesso, onde sento il bisogno di rinnovargliene qui, pubblicamente, le più vive e sincere azioni di grazia.