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capitolo settimo | 395 |
La mattina del 1° maggio, mentre una nuova deputazione veniva inviata al Papa dai Circoli, la quale era presieduta dal conte Mamiani e doveva domandare al Pontefice, non già che egli dichiarasse la guerra - come si era chiesto il giorno innanzi, ma bensì che nominasse un Ministero liberale, con facoltà di dichiararla, il Ministro dimissionario principe Simonetti accorse in Campidoglio, dove Ciceruacchio aveva fatto portare tutte le lettere dirette ai Cardinali perchè ivi fossero aperte e lette, avvegnachè egli fosse convinto, e con lui moltissimi popolani, che dalla lettura di quelle corrispondenze potessero rilevarsi le traccie della congiura di cui, egli e i suoi amici credevano - e forse meno erratamente di ciò che altri pensi - che l’Allocuzione papale fosse l’effetto. Il principe Simonetti riuscì, aiutato dal principe Corsini senatore, a impedire l’apertura delle lettere intercettate, le quali furono recapitate alle persone cui erano indirizzate.
La nuova deputazione inviata al Papa tornò e il conte Mamiani assicurò che il Pontefice era disposto a nominare un Ministero liberale, ma dichiarò che egli chiedeva tempo per deliberare.
I Ministri dimissionari Pasolini e Minghetti accorsero alla posta, ove erano state sequestrate le lettere in partenza, perchè si volevano leggere quello del cardinale Antonelli, e accorsero a porta del Popolo, ove il corriere era stato fermato: essi ottennero che i civici smettessero dal primo proposito e che il corriere. fosse lasciato partire.
«La sera del 1° maggio - narra un autorevole testimone oculare - Pio IX, accompagnato dai ministri Recchi e Pasolini passeggiava pei giardini del Quirinale, e, "vedrete - ripeteva con voce serena e tranquilla - vedrete che vi farò contenti, anzi voglio mostrarvi le bozze, così almeno non vi saranno più malintesi fra noi." E, mandato un servo a prenderle alla stamperia del Quirinale, questi tornò dicendo: "non sono ancora pronte." - "Andate e portate qui le bozze." - ripetè il Papa. - "Santità - replicò il servo, dopo averle chieste una seconda volta - non sono ancora fatte." "Tornate - disse il Papa - e dite che io non mi muovo di qui finche non ho le bozze." Il servo tornò alla stamperia, e, non vedendolo comparire, "Santità - disse il Recchi - è ormai notte, l’aria si fa umida.