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quello in cui lo straniero morde la polvere di nostra profanata terra»1.

A quell’onda impetuosa di popolare commozione non era possibile resistere: il 22 marzo si adunò il Consiglio dei ministri e deliberò la pubblicazione della seguente ordinanza, che venne affissa il 23 e pubblicata dai giornali:

«Ordinanza ministeriale.

«Il ministro delle armi:

«Considerando le imperiose circostanze d’Italia ed al voto universale della città;

«Udito il Consiglio dei ministri;

«Udito il volere di Sua Santità; ordina quanto segue:

«È aperto un arruolamento volontario nell’ufficio del Ministero delle armi;

«Il colonnello Ferrari è preposto all’organizzazione di questo corpo che partirà dietro un suo ordine;

«Il generale Durando è chiamato al comando generale del corpo d’operazione.

«Roma, 23 marzo 1848.


Questa ordinanza era stata preceduta da un’altra pubblicata il 21, in data del 20 marzo, con la quale:

«Considerando la gravità delle condizioni presenti dello Stato e dell’Italia, e l’urgenza di provvedere alla difesa e sicurezza dei domini pontificii, non che alla concorde azione delle forze nazionali italiane;

«Udito il Consiglio dei ministri;

«Udito il volere di Sua Santità;

«Il ministro delle armi (principe Camillo Aldobrandini) ordinava:

«Un corpo d’operazione sarà formato, e composto nel modo seguente:


  1. L. C. Farini, vol. II, lib. III, cap. I. Di tale entusiasmo popolare ammirati favellano pure il D’Azeglio, il Minghetti, il Balbo, il Costa di Beauregard, il Ruth, il Nisco, l’Oriani e molti altri scrittori.