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276 | ciceruacchio e don pirlone |
punto a cui poteva salire, e come già nell’ottobre, nel novembre e nel dicembre molte manifestazioni popolari, assai significative e chiaramente esprimenti la devozione a Pio IX, l’amore all’Italia e l’odio contro lo straniero, fossero avvenute in parecchie città e a Milano stessa. Ma il 3 e il 4 gennaio avvenne una brutale e ingiustificata aggressione per parte dei soldati austriaci contro gli inermi cittadini, sei dei quali rimasero uccisi, fra cui un vecchio consigliere d’appello di settantaquattro anni, e cinquantatre furono più o meno gravemente feriti, fra cui una donna, una bambina di quattro anni, tre ragazzi di quattordici anni e due di tredici anni. E a Pavia il giorno 8 dello stesso mese una sanguinosa collisione avveniva fra soldati austriaci e studenti1.
Grandi clamori si levarono in tutta Italia contro quella nuova efferatezza dell’odiato straniero a danno degli oppressi Lombardi: e a Roma funebri solenni furono celebrati l’11 e il 12 per cura ed a spese degli studenti dell’Università romana in suffragio delle anime dei trucidati lombardi. Alla messa di requie, celebrata il giorno 12 nella chiesa di san Carlo dei Milanesi, intervennero quasi tutti i Consultori di Stato, quasi tutti gli ufficiali della guardia civica e un numero grandissimo di cittadini di ogni ceto2.
E, quantunque storici papalini e storici dottrinari si affatichino ad attribuire ciascuna delle manifestazioni, le quali, a quei giorni - naturalmente e per spontaneo impeto di passione popolare avvenivano - agli eccitamenti dei settari e degli arruffapopoli, pur tuttavia, siccome la logica e la verità finiscono per imporsi a tutti, cosi anche a quegli storici sfuggono, talvolta, preziose confessioni di verità, che importa rilevare. «I fatti di Milano
- ↑ Carlo Casati, Nuove rivelazioni, ecc., già citate, vol. II, cap. I, pagine 23 e seg., e documento VIII a pag. 453. Cf. con M. D’Azeglio, I lutti di Lombardia, e precisamente fra 1 documenti in quel volumetto contenuti a pag. 85 e seg., il quale dà un ferito di più, cioè ne dà cinquantaquattro; e con C. Cattaneo, L’insurrezione di Milano nel 1848, Bruxelles, a spese dell’editore, 1849, § 3, pag. 32 e seg.
- ↑ G. Spada, op. cit., vol. II, cap. I; B. Grandoni, op. cit., pag. 114 e 115; L. C. Farini, op. cit., lib. II, cap. IX; Contemporaneo del 13 gennaio, anno li, n. 5; Pallade del 12 gennaio, n. 140; Bilancia del 13 gennaio, n. 75; Speranza del 13 gennaio, anno II, n. 6; Labaro del 15 gennaio, n. 1, e del 26 gennaio, n. 3.