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capitolo quarto 247

sentanza del Municipio di Roma, con brevi cenni biografici. Senno italiano - Coraggio civile - Patria carità»1.

L’anonimo autore premette un breve fervorino per porre in rilievo l’importanza delle istituzioni, quasi simultanee della Consulta di Stato e del Municipio romano. «L’una il proemio e l’iniziamento dell’altra siccome la base altera, su cui s’appoggia solidamente un colosso di nazionale-grandezza. Poi osserva: per onore della verità avremmo amato meglio che le nomine fossero state più svariate nei ceti, e da tutti gli ordini sociali avessero riassunto tali persone, da essere ciascuna direttamente istruita d’un ramo diverso d’amministrazione civile. Ne sembra, per esempio, che l’elemento legale vi sia diffuso con troppa preponderanza; il che in motti casi non è forse l’espressione e la sicurezza del meglio. E del resto non diremo....».

E lì l’anonimo scrittore si tura da sé stesso la bocca con una serqua di puntini di reticenza.

Poi consacra ad ogni nuovo consigliere una, tre, quattro, non più di sei linee di cenni biografici e di ammonimenti; e, di quando in quando, a qualcuno, applica anche qualche sferzatina.

Riferirò taluna di siffatte piccole biografie perché i lettori possano farsi un’idea esatta di questo scritto:

«Armellini cav. Carlo, avvocato concistoriale, avvocato dei più rinomati di Roma. - Irnerio e Cujaccio gli fruttarono lode e danaro. Par timido, mxx è forte di proposito. Fu tra i più caldi per le garanzie municipali

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«Bontadossi Annibale. Figlio ed avvocato non mediocre; Il quale dalla curia passò alla prelatura, e fu auditore del pontefice Gregorio XVI

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«Cortesi Vincenzo. Uno fra i distinti mercanti di campagna che vivono a Roma; oculatezza ed assiduità molta negli affari fan prosperare le sue fortune

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  1. Miscellanea Trucchi, vol. I (1846-47;, in fine.