Pagina:Ciceruacchio e Don Pirlone.djvu/251

244 ciceruacchio e don pirlone
11. Orsini principe Domenico,
12. Patrizi marchese Filippo,
13. Rospigliosi principe Giulio Cesare,
14. Ruspoli principe Giovanni,
15. Torlonia duca Marino.

      E questi 15 consiglieri, tutti romani, rappresentavano il patriziato e i possidenti, che avevano una rendita non minore di seimila scudi a senso della prima parte dell’art. 5 del motu-proprio 1° ottobre. A questi succedevano i trentaquattro consiglieri rappresentanti il ceto dei possidenti forniti di una rendita non inferiore ai mille scudi, a norma della seconda parte dell’art. 5 suddetto, di cui ecco i nomi:

16. Alberghetti conte Giuseppe,
17. Amici Ignazio,
18. Antici marchese Carlo,
19. Armellini avv. Carlo,
20. Bernini cav. Prospero,
21. Bolognetti-Cenci-Petroni conte Alessandro,
22. Bontadossi avv. Annibale,
23. Capranica marchese Bartolomeo,
24. Cardelli conte Carlo,
25. Castellacci canonico Pietro,
26. Cavalletti marchese Ermete,
27. Cini conte Filippo,
28. Colonna cav. Vincenzo,
29. Conti principe Cosimo,
30. Cortesi Vincenzo,
31. D’Antoni Giovanni,
32. Dall’Olio Luigi,
33. Del Bufalo marchese Ottavio,
34. De Dominicis cav. avv. Enrico,
35. Della Fargna marchese Clemente,
36. De Rossi comm. Francesco,
37. Ferraioli marchese Giuseppe,
38. Graziosi Giovanni,
39. Guglielmi marchese Giambattista,
40. Lante duca Giulio,
41. Muti-Papazzurri marchese Alessandro,