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capitolo quarto 241

ma pure esservi, i quali non avendo niente da perdere, amano le turbolenze e le sedizioni, abusando delle concessioni medesime. A costoro esser rivolte quelle parole: - dover costoro intenderne bene il significato. - Nella cooperazione de’ signori deputati egli non vedere che un sostegno ben saldo di persone, le quali, spogliatesi di ogni privato riguardo, intenderanno insieme con lui coi loro consigli al pubblico bene, né si ristaranno per vane ciarle di gente dissennata ed inquieta, dall’aiutarlo col loro senno in quello che è più spediente alla sicurezza del trono e alla vera felicità dei sudditi pontifici.

«Finito che ebbe il Santo Padre il suo discorso ammise i deputati al bacio del piede ad uno ad uno. Quindi, levatosi da sedere, li benedisse, aggiungendo pure poche altre parole: che andassero, con la benedizione del Cielo a intraprender le lor fatiche; sarebbero state feconde di buoni effetti e secondo i desiderii del suo cuore»1.

Non ostante questa rappezzatura del giornale officiale, lo sdruscio apparve chiaro e manifesto; giacché il fatto avvenne in presenza di troppi testimoni perchè le vere escandescenze in cui proruppe il Papa potessero rimanere ignote al pubblico.

Difatti, quantunque i giornali liberali di Roma tacessero dell’accaduto, se ne diffuse subito e se ne propagò la notizia: e, sebbene a molti cuocessero quelle sconsiderate parole, che rivelavano, una volta ancora, l’animo del Pontefice avverso alle franchigie costituzionali, pur tuttavia anche questa scappata di Pio IX fu buttata sulle spalle dei gregoriani, dei reazionari e dei gesuiti, i quali avevan dovuto - essi, senza dubbio - insinuare chi sa mai quali sottili calunnie contro ai liberali nel mobile animo di lui e averlo spinto a quel subito moto d’ira; e cosi, un po’ perchè molti non volevano e non sapevano rinunciare al loro idillio, un po’ perchè molti altri, per non guastar le cose, preferivano chiudere un occhio e tirare innanzi, con la speranza di condurre, suo malgrado, il Papa a capitanare l’impresa dell’italica indipendenza, per allora di quell’avvenimento non si fece che un parlare sommesso e quasi tutti andavan cercando qualche scusa per scagionarne il Papa.


  1. Diario di Roma del 16 novembre 1847, n. 91