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capitolo quarto 233

ghilterra, che si riassumevano in qicesio paragrafo della citata lettera.

«"Il Governo di S. M, è profondamente convinto, essere saggio partito pei sovrani e pei Governi loro il porre o mantenere in atto nella amministrazione degli affari un sistema di progressivi miglioramenti, il porre rimedio agli abusi, e modificare di tempo in tempo le antiche istituzioni per acconciarle ai progressi dell’intelligenza e delle discipline politiche. Il Governo di S. M. riguarda come un innegabile vero, che ove un sovrano indipendente, esercitando liberamente gli atti della volontà sua, pensi intraprendere quei miglioramenti delle istituzioni e delle leggi che reputa efficaci a procacciare il benessere del suo popolo, niun altro Governo abbia il diritto di tentare di frenarlo ed immischiarsi nell’esercizio di uno degli attribuii della sovranità indipendente ".

«E per ciò che era peculiare allo Stato romano, i monimenti di Palmerston, eran questi:

«"Il Papa attuale ha cominciato ad entrare in un sistema di miglioramenti amministrativi, e sembra al Governo di S. M. che in ciò meriti le lodi e l’incoraggiamento di tutti coloro i quali prendono interesse al benessere degli Italiani. Nel 1831 e nel 1832 una speciale combinazione di circostanze politiche indusse i Governi di Austria, Francia, Inghilterra, Prussia e Russia a consigliare al Papa allora regnante di fare ne’ suoi Stati grandi mutazioni o miglioramenti, sì organici che amnninistrativi, e le principali riforme consigliate vennero notate in un Memorandum presentato al Governo romano dal conte Lutzow ambasciatore austriaco a Roma, e da lui raccomandato vivamente in nome delle cinque potenze. Però queste raccomandazioni non produssero alcun risultato, e vennero poste in non cale dal Governo del morto Papa. Il Governo di S. M. non sa che le riforme e miglioramenti effettuati ed annunziati dal presente Papa abbiano raggiunta la piena estensione di quelli raccomandati nel Memorandum del 1831, e quindi crede che le potenze le quali concorsero a quel Memorandum sieno pronte ad incoraggiare ed aiutare il Papa, ove dimandi incoraggiamenti ed aiuti da esse alla piena attuazione delle riforme suggerite dalle cinque potenze al suo predecessore. In